Separazione: in caso disaccordo i minori vanno iscritti alla scuola pubblica.
Il caso: Una coppia si separa. Aumentano le difficoltà economiche, ma la madre chiede che i due figli continuino a frequentare la scuola privata, nella fattispecie quella paritaria cattolica (sa bene che questa scelta comporta costi maggiori rispetto alla scuola pubblica, ma assegna molta importanza al fatto che i ragazzi siano istruiti con metodi didattici già sperimentati).
Il padre invece propende per l'iscrizione ad una scuola pubblica, anche in virtù delle difficoltà economiche conseguenti alla separazione.
La sentenza: il Tribunale di Milano (sentenza del 18 marzo 2016) decide che i figli della coppia debbano frequentare la scuola pubblica evidenziando come "pretendere che i figli continuino a godere del medesimo benessere che prima poteva essere garantito costituisce l'espressione di un diritto immaginario che non trova tutela nell'ordinamento giuridico".
Nella sentenza i giudici precisano altresì il ruolo dell'Istituzione pubblica con queste parole: "non si può dire che la scuola privata risponda al preminente interesse del minore, poiché vorrebbe dire che le istituzioni di carattere privato sono migliori di quelle pubbliche".
Pertanto, e in conclusione, laddove sussista conflitto dei genitori separati sulla frequenza dei figli tra scuola privata e pubblica, secondo il Tribunale di Milano, e in mancanza di evidenti controindicazioni, "la decisione dell'Ufficio giudiziario non può che essere a favore dell'istruzione pubblica".
Vale la pena ricordare in linea generale un elemento ovvio: la separazione rende i coniugi necessariamente più poveri (o comunque meno abbienti) di prima. Le scelte operate in regime di convivenza (sulla scuola, sulle attività sportive, sulle attività ludico-ricreative) non sempre quindi possono essere portate avanti.
MARZO 2016
N.B. il presente articolo ha uno scopo meramente informativo e orientativo. Non può essere inteso, nemmeno in senso lato, come parere professionale. Nel caso di problematiche occorre sempre rivolgersi al proprio legale di fiducia e far esaminare il caso concreto al fine di ottenere un parere personalizzato e completamente attendibile.