

Fare il genitore è un dovere. Pena, il risarcimento dei danni
Il caso: la figlia naturale cita in giudizio il padre chiedendo di essere risarcita per i danni derivanti da omesso mantenimento, assistenza e istruzione, ritenendolo responsabile di non avere adempiuto ai doveri genitoriali. L'uomo, fra le altre cose, viene condannato dalle Corti di Merito al pagamento di euro 50.000 a titolo di risarcimento e ricorre quindi in Cassazione.
La sentenza: la Corte di Cassazione (pronuncia n.3079/2015) respinge il ricorso del padre.
Per quanto qui rileva, la Corte conferma la condanna al risarcimento in favore della figlia, sulla base di queste argomentazioni. "Il disinteresse dimostrato da un genitore nei confronti di una figlia integra da un lato, la violazione degli obblighi di mantenimento, istruzione ed educazione, e determina, dall'altro, un' immancabile ferita di quei diritti nascenti dal rapporto di filiazione, che trovano nella carta costituzionale (in particolare articoli 2 e 30), e nelle norme di natura internazionale recepite nel nostro ordinamento un elevato grado di riconoscimento e di tutela."
Di qui la conferma del risarcimento del danno, in senso lato, morale. Questa fattispecie, di recente introduzione giurisprudenziale, va sotto il nome di illecito endo-familiare.
Febbraio 2015
N.B. il presente articolo ha uno scopo meramente informativo e orientativo. Non può essere inteso, nemmeno in senso lato, come parere professionale. Nel caso di problematiche occorre sempre rivolgersi al proprio legale di fiducia e far esaminare il caso concreto al fine di ottenere un parere personalizzato e completamente attendibile.